BeagleBone in modalità “chiosco” aprendo solo un browser (Ubuntu + Fluxbox)
Updated at: 19/04/2014
Proseguendo sulla traccia di questo lavoro, nei seguenti punti installeremo un sistema che all'avvio apre il medesimo browser realizzato in Python ma sfrutta Ubuntu e Fluxbox come interfaccia grafica; soluzione che occupa meno spazio e quindi permette un margine maggiore nella memoria interna della BeagleBone da 2 GB
sudo -s
apt-get update
apt-get upgrade
apt-get install xorg
apt-get install fluxbox
apt-get install slim
(selezionare "slim" quando proposto)
nano /etc/slim.conf
Modificare le righe seguenti
#default_user simone -> default_user ubuntu
#auto_login no -> auto_login yes
apt-get install python-qt4
mkdir /home/ubuntu/script
nano /home/ubuntu/script/conf.txt
inseriamo l'url da visitare
Copiamo dentro a /home/ubuntu/script il file python
browser.py
Diamo i permessi all'utente che farà l'autologin:
chown -R ubuntu /home/ubuntu/script
Andiamo a impostare l'autostart
nano ~/.fluxbox/startup
(se il file non esiste, lanciamo il programma startfluxbox che dovrebbe essere in /etc/bin o simili e rimodifichiamo il file startup)
#!/bin/sh
#
# fluxbox startup-script:
#
# Lines starting with a '#' are ignored.
# Change your keymap:
xmodmap "$HOME/.Xmodmap"
# Applications you want to run with fluxbox.
# MAKE SURE THAT APPS THAT KEEP RUNNING HAVE AN & AT THE END.
#
# unclutter -idle 2 &
# wmnd &
# wmsmixer -w &
# idesk &
python /home/ubuntu/script/browser.py > /dev/null 2>&1 &
# And last but not least we start fluxbox.
# Because it is the last app you have to run it with exec before it.
exec fluxbox
# or if you want to keep a log:
# exec fluxbox -log "$fluxdir/log"
A questo punto il sistema è quasai pronto.
Rendiamo il sistema un po’ più robusto facendo in modo che non si rompa se salta la connessione lan
nano /etc/network/interfaces
aggiungiamo:
allow-hotplug eth0
Riavviamo e il gioco è fatto!