Wordpress best practices quando si tocca il codice
Updated at: 11/07/2025


Non modificare direttamente:

  • I file di WordPress core (per esempio quelli nella cartella principale del progetto e quelli nelle cartelle wp-admin, wp-includes)
  • I file dei plugin (tutto sotto wp-content/plugins/nome-plugin)
  • I file del tema principale (soprattutto se non è un tema child o se non è un tema sviluppato da noi)

Questi file possono essere sovrascritti durante un aggiornamento. Le modifiche andrebbero perse.

Come aggiungere codice personalizzato a Wordpress:

Alcuni plugin (es. WooCommerce, vedi documentazione ufficiale volta per volta) permettono l’override dei template, ad esempio delle email.

In questo caso si può copiare i file da sovrascrivere nella cartella del tema attivo, seguendo la struttura di sottocartelle del plugin di partenza.

Attenzione! Va fatto solo se strettamente necessario, meglio comunque usare il file functions.php: quando il plugin aggiornerà il template di partenza, anche il file duplicato andrà aggiornato (a mano) di conseguenza.

Come usare il file functions.php: actions e filters

WordPress offre un sistema di actions e filters che permette di modificare il comportamento dei plugin e del core senza toccarne il codice, per estendere funzionalità in modo pulito e sicuro. 

Gli hook sono un meccanismo che permette a uno snippet di codice di interagire o modificare il comportamento di un codice, in punti specifici e predefiniti. Sono la base su cui si fonda l’interazione tra plugin, temi e il core di WordPress stesso.

Esistono due tipi principali di hook:

  • Action: riceve delle informazioni, esegue un’azione (es. invio di una mail, salvataggio nel database, ecc.) e non restituisce nulla. In pratica, agisce e poi esce.
  • Filter: riceve delle informazioni, le modifica in qualche modo e poi le restituisce per essere usate successivamente. In pratica, filtra qualcosa e lo rimette in circolo.

Per usare actions e filters, le funzioni fondamentali sono add_action e add_filter.